"Perché la Poesia ha questo compito sublime:
di prendere tutto il dolore
che ci spumeggia e ci rimbalza nell'anima
e di placarlo,di trasfigurarlo
nella suprema calma dell'Arte,
così come sfociano i fiumi,
nella celeste vastità del mare"
.
(Antonia Pozzi)
CORALITA’ DELLA POESIA
La consuetudine alla condivisione del messaggio poetico ci ha portati a desiderare che si celebrasse una specie di festa per questa v edizione di “Poesia in forma di rosa”.
La rassegna, che da ormai cinque anni caratterizza il mese di maggio come mese della poesia, è articolata in due sezioni: la prima dedicata ai poeti che hanno partecipato alle precedenti edizioni; la seconda ai poeti dell’attuale edizione.
I protagonisti di questa serata, pur attraversati da percorsi artistico-creativi diversi per divario generazionale o formazione culturale, si manifestano attraverso le più singolari possibilità espressive del linguaggio poetico al di sopra di ogni privilegio estetico-ideologico, collettivo o individuale ma semplicemente aggregandosi con libertà di pensiero, attorno all’evento di maggio, come persone che condividono il piacere di “fare poesia”.
A questo “gusto dell’anima” vogliamo aggiungere l’importanza comunicativa della trasmissione orale dove la parola rappresenta il veicolo, il tramite e lo strumento capace di legare, di fare chiarezza, di inventare e di sconvolgere.
La “parola-poesia” è forza, è potenza, è vitalità in grado di evocare tutti i segni del cosmo, di innescare tutte le emozioni dell’umanità. E’ un ciclo di energie che si diffonde in mille rivoli e ritorna riacquistando semanticità altre, capacità di recuperi del campo esperienziale in una scrittura ricognitiva di lontani archetipi e rivisitazioni memorali.
Ed è quanto i poeti sanno fare con le parole; essi sanno fare musica con le parole.
Da qui l’esortazione, l’invito perché la parola non venga lasciata da parte, perché venga considerata con amicizia e con purezza affinchè la poesia resti sempre un intatto prezioso bene a nutrire la nostra mente ed ancor più i nostri cuori.
Elena Diomede