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                                               Al Prof. Giovanni Puglisi

                                         Presidente della Commissione Nazionale per l’UNESCO

 

Relazione finale per giornata della poesia

 

La terza rassegna di “La Poesia è luce nella notte”, la no stop indetta dall’associazione “Comunicazione Plurale” è iniziata alle 17.00 del giorno 20 ed è terminata alle 00.30 del 21 marzo 2013. (v. programma allegato). L’evento ha avuto una cadenza di ampio respiro e di forte impatto culturale sia per l’ecletticità degli interventi che per la robustezza dei contenuti. Possiamo anche affermare che ha rivestito un carattere nazionale a motivo degli interventi: da Brescia (Gianpaolo Mastropasqua), da Roma (Flaminia Cruciani), da Lecce (Elio Scarciglia) (v.Allegati) ed ha toccato punte di  interculturalità per la presenza di due bambine nigeriane che, nell’interpretazione della ninna nanna del Pascoli ,hanno mostrato la modalità di accudire il figlioletto nella loro cultura ed anche  per la partecipazione di stranieri soggiornanti a Bari (dalla Cina, dalla Georgia, dalla Siria) nello spazio a loro dedicato.

Per abitudine ormai consolidata, l’Associazione articola i suoi interventi con spazi fissi, delle finestre, che, anno dopo anno si riempiono di contenuti diversi pur sempre pertinenti alla poesia ed alle arti in genere. Quest’anno un particolare file-rouge legava gli eventi a cominciare dalla commemorazione del Pascoli realizzata da scolari di ogni ordine di Scuola (dall’infanzia al liceo) utilizzando una originale formula del banditore che riassume la vita e le opere dell’autore contestualizzato da dipinti effettuati dagli stessi alunni. (v. programma in allegato). Non sono mancati gli acrostici sul nome del poeta romagnolo, né opere grafiche originali di sue poesie, aforismi e perfino la ricetta del risotto “romagnolesco” (a cura del l’art designer Mariano Argentieri); mentre una valente pianista ha interpretato “Mare” tratta da Myricae e musicata da Mario Pilati.

 Anche la commemorazione per i 150 anni della nascita di Gabriele D’Annunzio ha inteso sottolineare le assonanze e le discordanze dei due sommi poeti del Novecento, nella cifra poetica e nella vita. Su alcuni di questi punti ha articolato una riflessione il professor Giuseppe Bonifacino che ha portato ufficialmente i saluti del Magnifico Rettore e si è soffermato a sottolineare il valore della poesia, l’attualità del Pascoli e la vivacità ed unitarietà degli eventi in programma volti alla socialità ed alla promozione della cultura.

Molto partecipato è stato lo spazio dedicato alla baresità che ha fatto rivivere nel cuore dei presenti alcuni aspetti della Bari di un tempo e della Bari moderna. Non a caso questo spazio ha coinciso con le celebrazioni del bicentenario del borgo murattiano. Per alcuni ha costituito una vera sorpresa la recitazione di poesie di Cangiullo e Pasolini dedicate a Bari. A queste letture, oltre ai testi in volgare, si sono aggiunti versi di baresi doc: Vittore Fiore, Michele Campione, Daniele Giancane.

 Non è mancato l’interesse per la rievocazione di due grandi poeti scomparsi nel 2012: Roberto Roversi e Cristanziano Serricchio.

Le poesie di quest’ultimo sono state inquadrate nell’alveo dei poeti mediterranei i cui temi, come ha affermato Elena Diomede, la curatrice del commento critico, ci danno una visione ampia, archetipica, organati in maniera sublime (la stessa Delia, a cui è dedicato il più bel canzoniere d’amore del nostro tempo, è ricordata in un contesto ampio). Poeta tensivo, combattente, la sua poesia, continua la Diomede, è un canto nerudiano, voce che diventa voce dei personaggi violentati dalla storia, ricco di classicità, capace di raccogliere le tensioni del mondo.  

 Per Roversi, scientemente condannatosi alla invisibilità, Leo Lestingi ne ha tratteggiato il profilo umano ed artistico attraversato dalla pazienza del tempo che tuttora costituisce la poemicità roversiana e la sua dimensione epica (letture sceniche a cura di Leo Lestingi e Valeria Pinto).

I due video del regista salentino che diffonde le sue opere artistiche in tutta Italia, hanno unito l’immagine al racconto  poetico (v. allegato).

 E infine, quando il solstizio d’inverno ha lasciato il passo  all’equinozio di primavera, dopo un brindisi augurale, si è esibito il collettivo giovanile “Jamming Culture” in una loro performance: “Giochi di vita nell’età del sogno” costituita da monologhi, musica, danza.

 Considerazioni conclusive

La partecipazione del pubblico è stata abbastanza soddisfacente malgrado la pioggia battente che ha imperversato dalle 19.00 in poi. Molti gli ascoltatori “stanziali” e meno quelli che hanno scelto un settore di programma specifico.

Le attestazioni di plauso e di assenso hanno dimostrato ancora una volta la forte domanda di cultura che “accarezzi l’anima” a maggior ragione se questa si svolge in una suggestiva cornice medioevale del borgo antico della città.

L’evento è stato diffuso con manifesti, locandine, inviti personali, sul sito dell’Associazione, su blog, facebook, TV locali, quotidiani.

Purtroppo la stampa locale ci ha penalizzati omettendo il dato dell’UNESCO che ci qualificava (v. allegato in copia del Comunicato stampa).

Tuttavia la disattenzione dei mezzi di comunicazione non demotiva l’Associazione in proiezione delle attività future,viceversa l’impegna a curare con passione, col gusto di esserci, la domanda di cultura che proviene dal territorio.

Una nota esplicativa a conferma di quanto viene affermato: la concessione dell’Auditorium Vallisa non è a titolo gratuito ed ogni anno l’Associazione si tassa pesantemente per organizzare l’evento.

Convinti di non poter rendere nella totalità la fatica organizzativa, il pathos, le emozioni ,le soddisfazioni, ci auguriamo di aver reso almeno in parte la complessa articolazione del progetto.

E con questa speranza porgiamo i più cordiali saluti.

 

P.S.Contestualmente si invia ad indirizzo mail la scarsa documentazione visiva che siamo riusciti ad ottenere con modalità amatoriali essendosi ammalato l’addetto alle riprese.

 

 

                                                                                                               Il presidente

                                                                                                             Elena Diomede

Bari, 17/04/13